Alla fine di ottobre, subito dopo l’annuncio della nuova chiusura dei teatri imposta dall’ennesimo decreto della Presidenza del Consiglio, lo sconforto è stato grande. Era chiaro che il nuovo lockdown per i teatri e i cinema sarebbe durato a lungo. E soprattutto nessuno poteva immaginare che la seconda ondata sarebbe stata molto peggiore della prima, perlomeno in termini di contagi e vittime.
Qualche giorno prima avevo partecipato a un’emozionante conferenza stampa per la presentazione della stagione di uno dei teatri gestiti da ATER a Cattolica. Eravamo orgogliosi e fiduciosi di poter ripartire.
E invece niente, tutto come prima. Dopo qualche giorno di necessaria riflessione e di grande angoscia ci siamo decisi a correre l’avventura della trasmissione degli spettacoli in streaming.
ATER non l’aveva mai fatto e, dunque, abbiamo dovuto studiare, capire e imparare alla velocità del suono per stare al passo di chi aveva già esperienza in materia.
Il nuovo direttore - cioè chi vi scrive - era stato insediato solo due mesi prima, l’ufficio comunicazione appena costituito, con persone tutte nuove alla mansione, l’agenzia di comunicazione incaricata da pochi giorni.
Eppure, in pochissimo tempo, neanche un mese, è stato possibile mettere a punto una programmazione, capire come realizzare tecnicamente lo streaming, definire i costi, concordare le azioni con gli undici teatri del circuito, fare i contratti con gli artisti e i service tecnici, realizzare una piattaforma, avviare la comunicazione.
Una scommessa vinta il 27 novembre con la ripresa del primo spettacolo programmato a Maranello. Questo scatto di reni era necessario. Non potevamo per mettere che i teatri restassero in silenzio per tre, quattro mesi, forse più, senza che nulla accadesse. Dovevamo una risposta agli spettatori, ai Comuni convenzionati, agli artisti e alle compagnie che avevamo programmato.
Il progetto, grazie al prezioso suggerimento della nostra Presidente, Patrizia Ghedini, l’abbiamo chiamato Teatri nella Rete, per sottolineare la duplice condizione che stavamo vivendo: la necessità di stare sul web e la costrizione dovuta al momento storico e, purtroppo, indipendente dalla nostra volontà.
Tra dicembre 2020 e gennaio 2021 abbiamo così costruito una vera e propria stagione teatrale in streaming fatta di 11 appuntamenti più un progetto per i giovanissimi espressamente pensato per il web. La maggior parte dei titoli sono stati scelti pensando sempre di unire una parte teatrale a una musicale, quest’ultima quasi sempre eseguita dal vivo.
Ci è sembrato importante, infatti, fare in modo che la necessità di dare risposte in questa fase al mondo della prosa, potesse trovare una soluzione ottimale proprio nell’individua re una programmazione “ibrida”, con spettacoli in grado di rappresentare, al contempo, sia la scena musicale che quella teatrale. Di questo nutrito gruppo di proposte hanno fatto parte il concerto di Ginevra Di Marco dedicato a Luigi Tenco, il debutto in prima assoluta di Peppe Servillo che ha voluto rendere omaggio a Lucio Dalla, la straordinaria interpretazione di Massimo Popolizio delle memorie di Chet Baker, il racconto che Gianfranco Berardi ha intitolato a Domenico Modugno, il concerto che Rita Marcotulli, Angela Baraldi e Francesca Mazza hanno costruito su Thelma e Louise, le indimenticabili protagoniste dell’omonimo film di Ridley Scott.
Non sono mancate proposte espressamente dedicate alla danza, in cui comunque l’elemento musicale ha avuto un ruolo centrale: Traviata, collaudata coreografia di Monica Casadei ispirata alla celebre opera verdiana; Felliniana - sempre della Casadei e basata sulle musiche di Nino Rota - che ha concluso le celebrazioni per il centenario della nascita del grande maestro riminese; Pastorale del coreografo Michele Merola, dedicata alla nota sinfonia n.6 di Ludwig Van Beethoven.
L’altra scelta fondamentale è stata quella di destinare a ciascun teatro del circuito uno specifico spettacolo, per montarlo e accoglierlo come se si dovesse svolgere davanti a un pubblico in carne e ossa. Ogni teatro ha in questo modo adottato il gruppo di artisti che dovevano esibirsi e ha vissuto per un giorno l’emozione della riapertura.
Anche i cinema del circuito multidisciplinare hanno fatto la loro parte. L’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello, il Boiardo di Scandiano e il Mac Mazzieri di Pavullo hanno aderito al progetto #iorestoinSALA e hanno inaugurato una loro sala “virtuale” con una proposta di film in streaming pensata per stare vicino al proprio pubblico in attesa della riapertura. Le tre sale hanno proposto un vero e proprio “cinema a domicilio” con titoli di qualità, film per bambini, prime visioni e classici, accompagnati da eventi speciali. Tutto questo è stato possibile utilizzando i siti internet dei tre cinema, entrati a far parte di un’iniziativa nazionale nata dalla collaborazione tra i gruppi di esercenti e distributori cinematografici e la piattaforma MYmovies.
Il progetto di ATER ha proposto un teatro virtuale, cinema in streaming, ma anche interazioni online. Non solo spettacoli, dunque, ma anche tanti altri appuntamenti. Ad esempio, il pubblico, da casa, ha potuto incontrare gli artisti attraverso conversazioni in diretta, i cosiddetti webinar. Ne abbiamo realizzati 6, di cui cinque condotti dal critico musicale Ernesto Assante, focalizzati attorno a spettacoli prevalentemente musicali, e uno guidato dal critico e studioso di teatro Alessandro Toppi. E poi, ogni spettacolo è stato accompagnato e introdotto da backstage e interviste che ci hanno permesso di curiosare dietro le quinte, per scoprire come si costruisce uno spettacolo, ma anche di conoscere da vicino i teatri del circuito, la loro storia e le città che li ospitano.
I teatri del circuito che hanno partecipato sono stati nove ed è doveroso ricordarli tutti: Teatro Asioli di Correggio, Cinema Teatro Boiardo di Scandiano, Teatro Mac Mazzieri di Pavullo, Auditorium Rita Levi Montalcini di Mirandola, Teatro della Regina di Cattolica, Teatro Comunale di Russi, Teatro Laura Betti di Casalecchio di Reno, Teatro Magnani di Fidenza, Auditorium Ferrari di Maranello.
In più è stato nostro partner anche il meraviglioso e rinnovato Teatro Galli di Rimini.
Ma l’evento che ci ha sorpreso di più è stato quello realizzato insieme a Claudio Milani, un sorprendente e simpaticissimo regista e attore di teatro per ragazzi. L’appuntamento era l’unico registrato e non appoggiato ad alcun teatro del circuito.
L’idea di crearlo era nata da una conversazione tra lo stesso Milani e Cira Santoro, la direttrice del Teatro di Casalecchio. Claudio ci ha proposto un curioso esperimento: costruire uno speciale Calendario dell'Avvento, intitolato La Conta di Natale 2020, appositamente pensato per gli spettatori dai 3 agli 8 anni di età. Milani, insieme a Elisabetta Viganò della compagnia MOMOM, ha aperto ogni giorno, dal 1° al 24 dicembre le finestrelle del suo Calendario dell’Avvento insieme a pupazzi, disegni e marchingegni quasi magici, per portare sullo schermo tutte le volte una nuova scoperta, un gioco o un’avventura da vivere insieme a grandi e piccoli di casa, da rivedere il giorno dopo in classe, provando a ripetere i trucchi e le piccole azioni teatrali proposte.
Le finestrelle sono state in realtà 24 brevi video di cinque minuti l’uno, trasmessi ogni giorno puntualmente sulla piattaforma www.teatrinellarete.it alle 17.30.
Ebbene, alla fine della conta, le visualizzazioni totali sono state oltre settantamila e questi piccoli entusiasti spettatori, insieme ad altrettanti felicissimi genitori, ci hanno chiesto di incontrare di nuovo Milani perché non avrebbero mai voluto smettere di seguire la sua miniserie!
Comunque, anche tutti gli altri eventi in streaming hanno avuto risultati ragguardevoli. Gli spettacoli hanno raccolto oltre 73.000 visualizzazioni, i webinar 9.235 e i backstage 16.580. Questo nuovo attivismo ha generato una crescita di tutti i social media di ATER Fondazione. La pagina Facebook ha avuto un incremento del 91,7%, quasi raddoppiando il numero degli utenti iscritti, Instagram del 133% e YouTube, appena creato, ha raggiunto oltre 300 iscrizioni. Insomma, una grande soddisfazione anche per il neonato ufficio comunicazione che ha visto giustamente premiati i suoi sforzi.
Ma, poiché resteremo chiusi al pubblico per non si sa quanto tempo ancora, ci stiamo preparando a una seconda fase di Teatri nella Rete - Scuola di Fantasia, in cui metteremo al centro non più la pura e semplice ripresa di spettacoli, ma tenteremo un nuovo esperimento, vale a dire il confronto e l’interazione in diretta con gli spettatori. E speriamo di darvene conto nella prossima edizione di ATERnews.